lunedì 3 gennaio 2011

Linee guida...

Francesco mi chede : Ciao Luca, ti chiedevo alcune dritte sulle esche essenziali che assolutamente ogni bassman deve avere senza correre il rischio di rimanere schiacciato sul dilemma amletico: "Uso questa o non uso questa?". E' vero che i fattori temperatura/colore acqua/spots sono determinanti in base alla stagione e che nella pesca del bass tutto è RELATIVO. Ti chiedevo delle linee guida da utilizzare per fare un pò di chiarezza anche nell'acquisto al fine di evitare di comprare maree di artificiali solamente belli da vedere".

Caro Francesco la tua è una delle domande più comuni che mi vengono fatte ed anche una delle più difficili a cui rispondere per le molteplici risposte che posso essere date.
Per prima cosa credo che questa pesca sia estremamente varia e possa dare libero sfogo alla fantasia ma ci sono alcuni parametri che la condizionano e da cui difficilmente si può spostare.
La temperatura dell'acqua, il clima e il colore dell'acqua sono 3 fattori decisivi che ci permettono di capire come il bass si muove e a scegliere le esche più adatte. Ad esempio se l'acqua è fredda il pesce sarà apatico, se calda più attivo, se l'acqua è scura il pesce tenderà a stare vicino alla strutture e a ridosso della riva, se chiara starà spesso in profondità e così via, cerca di fare un pò d'esperienza e vedere come al cambiare di questi fattori cambia l'etteggiamento del bass.

Per quanto riguarda le esche,  ce ne sono di ogni tipo, marca e colore, io credo che la migliore esca sia la nostra testa...l'esca magica non esiste, siamo noi che la facciamo diventare magica, utilizzandola al momento giusto e muovendola nel modo adeguato. Se ti dovessi dire qualche esca che non lascerei mai a casa, sicuramente lo spinnerbait, il jig, un'esca siliconica spiombata e un'esca topwater.

Vediamo di aprire un dibattito, dimmi alcuni dei tuoi dubbi che ampliamo la risposta.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Luca, quando faccio una battuta di pesca specialmente in uno spot nuovo non so mai nell'arco della giornata quanto dare importanza alle esche dure o a quelle di gomma e cerco ti tener sempre presente le 3 regole d'oro.

Se prendiamo in considerazione le 8 ore di pesca cerco sempre di non portare a casa un bel cappotto e cerco di provare quello che reputo più efficace. E' proprio in questa fase che non so mai se la scelta è quella giusta.
Ad es: se usare un crank o un jig
Grazie

Luca Quintavalla ha detto...

Intanto puoi differenziare la tua azione di epsca in base all'attività del pesce, se è alta vai di pesca veloce, tanta acqua coperta e tante possibilità di trovare pesce attivo se invece vedi poco movimento rallenta la tua azione di pesca con gomma o jig. Se i pesci sono molto intrciati nelle strutture vai di gomma o jig, se sono in acqua libera meglio le esche rigide, insomma devi cercare di adattare le tecniche in base a quello che fa il pesce.
Fai delle prove e pesca tanto, l'esperienza è fondamentale!

Anonimo ha detto...

solo nel periodo agosto/settembre usando piccoli shad montati con ami piccoli ma il tutto per tirare su dei bass max da 2 etti.
Molto probabilmente mi conviene cambiare spot e non incarognirmi su posti dove probabilmente potranno toranre buoni forse tra un pò di anni pescatori da padella e inquinamento permettendo.
Ciao Francesco

Anonimo ha detto...

Messaggio completo:
Dimenticavo di dirti che pesco da riva con tutte le limitazione del caso.
Le mie battute per ora si rivolgono a cave d'estrazione medio-piccole; a colpo d'occhio sembrerebbero dei piccoli paradisi di pesca al bass es albero caduto semi-affiorante pezzi di riva coperti da cannetti piccole sassaie un piccolo eco-sistema che sembrerebbe perfetto.
Ma quando si cerca di insidiare il nostro amico specialmente nei periodi marzo-aprile e ottobre
diventano posti di cappotti incredibili.
Andando direttamente dentro le cover per stanarlo con esche da 4" sia in caduta sia a fondo o appena fuori con esche di reazione le mangiate sono quasi nulle.
Ho riscontrato mangiate solo nel periodo agosto/settembre usando piccoli shad montati con ami piccoli ma il tutto per tirare su dei bass max da 2 etti.
Molto probabilmente mi conviene cambiare spot e non incarognirmi su posti dove probabilmente potranno toranre buoni forse tra un pò di anni pescatori da padella e inquinamento permettendo.
Ciao Francesco

Luca Quintavalla ha detto...

Purtroppo le piccole cave sono soggette a nanismo, spesso i riproduttori vengono prelevati e quindi la popolazione di bass non cresce.

Prova ad aumentare la taglia della tue esche, se con esche piccole catturi piccoli bass, prova a selezionare la taglia pescando con esche più importanti come spinnerbait,grossi topwater, grossi jig e vermoni importanti.

Non mollare!

Anonimo ha detto...

Ho provato con esche più grandi, ma sembra che i pesci siano spaventati dalle dimensioni.
Si sentono poche mangiate e non si riescono a ferrare

Francesco