venerdì 22 aprile 2016

The American bass dream : Lake Fork

Quando mi metto in testa una cosa prima poi la faccio, magari ci metto del tempo ma alla fine qualcosa succede e anche se non esattamente quello che volevo, ma i risultati arrivano.
Negli ultimi anni ho girato tanto, in Italia ma anche all'estero, ho pescato in tante acque, fiumi, canali, pozze, ho vissuto fantastiche esperienze catturando pesci meravigliosi, ma in ogni posto in cui andavo, in particolare all'estero lo paragonavo sempre ad un unico posto : Lake Fork.



Questo lago, mecca di tutti i pescatori del bass del mondo per i suoi pesci enormi e gli spot ricchi di alberi sommersi, erbai e pontili mi è rimasto nel cuore nel lontano 2003, quando approfittando di un viaggio in Texas ci ho passato 3 giorni di pesca. Record del lago 18 lbs ( 8,1 kg ), lago grande ma non enorme e un profumo di bass che si sente lontano chilometri.

In quei tre giorni l'amore è scoppiato, forte e intenso, albe mozzafiato, pesci fantastici e un ambiente che ti avvolge come una coperta ogni giorno di più. Sono tornato al Fork per altre tre volte, negli anni successivi, poi...mi sono detto...è ora di cambiare e mi sono dedicato ad altri laghi ( Harris Chain, Falcon, Clark's Hill ), ma nessuno mi ha lasciato un cratere nel cuore come il Fork.
Big bass catturato da me 7,5 lbs ( 3,2 kg ) un pesce normale per il Fork, ma tanto è quello che mi aveva regalato questo posto nei miei viaggi precedenti.
C'è chi ha provato il mal d'africa, beh io ho il mal d'america e non mi sembra sia una novità per chi mi conosce, quando torno sono un'altra persona e ci metto diverso tempo prima di tornare "italiano", i giorni prima della partenza faccio le corse per preparare tutto e anche quando sono la, non dormo moltissimo, me lo voglio godere tutto.



Così, quest'anno, durante una grigia mattinata di novembre, il mio amico Claudio durante un pranzo mi guarda negli occhi e mi dice : Luca, voglio andare in America a pesca, dove mi porti? Nella mia mente ho scorso centinaia di nomi, idee, laghi e catture, ma la mia testa sapeva già dove fermarsi...quindi la mia risposta è stata : ti porto nel posto più bello del mondo, il Lake Fork in Texas.

Da li in poi è partito il solito carrozzone che mi riempie la mente ad ogni viaggio, scegliere il periodo, la guida giusta ( purtroppo la mia guida storica è deceduta lo scorso anno ), alloggi, volo e tempo di permanenza.
Per la guida vado spesso a consiglio, ho diversi amici in USA che mi indirizzano molto bene sulle persone giuste con cui passare i tuoi giorni in acqua, deve pescare poco ( cosa molto difficile da trovare ), deve essere carico e voglioso di farci catturare pesci perchè noi non possiamo tornare la settimana dopo se la pesca è difficile...quindi dopo un piccolo sondaggio un solo nome è uscito : Randy Oldfield,
Randy guida da 30 nel Fork e limitrofi, barca enorme ( 22 piedi con 300 cv ) e quella sensazione che sappia anche dove i pesci vanno a fare la pipi.
Aggiudicato!

Ora veniamo al periodo. Nei precedenti viaggi ho pescato quasi sempre nel periodo estivo e una volta nel primaverile però con scarsi risultati, so benissimo che il periodo primaverile è il momento dei "mostri", ma ci sono tante variabili per primo il tempo. Il clima è una variabile impazzita che ti può rendere una grande vacanza oppure rovinartela in pieno. Diversi anni fa in marzo trovai un freddo terribile catturando pochissimi pesci al giorni e anche piccoli...però spinto dalla voglia di trovare pesci in forma, grassi e aggressivi ecco che aprile dovrebbe essere un mese perfetto..e così sia.



Partiti di gran carriera verso Dallas i primi d'aprile, noleggio macchina volante, breve sosta per il primo hamburger della vacanza e....ovviamente Bass Pro shops. Ho visitato decine di Bass Pro, non ho più niente da comprare, ma ci vado sempre...è un rito che non mi faccio mai mancare, li c'è la storia della pesca in USA e quindi è un posto perfetto che ambientarsi. Claudio...nella sua prima volta è rimasto paralizzato, mi aspettavo il classico scontrino chilometrico e invece è stato molto calmo...che quasi mi sembrava finto.
Dopo una visita di qualche ora, via verso Quitman the big bass capital.


Siamo ospiti del Oak Ridge Marina, bel lodge in riva al Lake Fork, posto perfetto riposarsi dopo un lungo giorno in acqua, con ottimo cibo in compagnia ovviamente di tanti pescatori locali.



Dopo qualche ora passata tra foto, sistemazioni bagagli e discussioni strategiche fra i bassmen locali ecco che arriva Randy. Brevi convenevoli, consegna canne per i 5 giorni di pesca in arrivo...e pronti per il giorno dopo. Appuntamento ore 6, il sole sorge verso le 6,30 e bisogna essere in acqua.
Parlando con Randy e i pescatori locali non tirava una bella aria ( e qui mi sono detto...ecco un'altra vacanza primaverile rovinata dal cattivo tempo..) il sole splendeva alto nel cielo, ma il vento sferzava la superficie dell'acqua con forti raffiche rendendo la pesca molto difficoltosa.
Le settimane precedenti il vento e il freddo l'hanno fatto da protagonista e considerando che buona parte dei mostri del Fork sono Florida Strain, cioè una specie di bass che non adora le temperature basse, la preoccupazione saliva in me ogni giorni di più.
Claudio sembrava molto tranquillo e positivo e questo ha rasserenato anche me.


Nelle 4 canne disponibili, tutte montate con 20 lbs fluorocarbon Sunline Shooter per stare tranquilli la guida ci consiglia di innescare un jig, una canna montata a carolina e una per uno stick bait spiombato. La quarta me la monto a spinner.
Qui avevo già capito che i primi giorni non sarebbero stati felici, in pre frega i pesci di solito mangiano su spinnerbait, grossi jig, lipless crankbait e non su uno stickbait spiombato...

 


Day One "il disastro" : ...nelle prima 4 ore neanche una tocca. Molti pescatori che non sono mai stati un USA trovano impossibile che in 4 ore nella mecca del bass fishing non si veda una tocca, inebriati da video strabilianti di catture a ripetizioni si aspettano tonnellate di pesce catturato lanciando a caso...beh in certi giorni è veramente così, ma per diversi momenti dell'anno o della giornata il pesce è completamente apatico. Come dicevo prima il Fork ospita Largemouth bass ( il nostro bass italiano ) e Florida Strain, un pesce praticamente identico al nostro, ma con un accrescimento molto elevato. Questo è molto sensibile ai cambiamenti del tempo, e tende a passare molti periodi completamente inattivo. Inoltre c''è una pressione di pesca incredibile, ogni giorno centinaia di barche lanciano esche di tutti i tipi alla ricerca del pesce della vita.
Dopo 4 ore di nulla guardo la guida e la trovo decisamente serena, non mi sembra stressata o smaniosa di farci catturare, continuava a macinare il suo verme innescato a carolina jig come se non ci fosse un domani. Verso mezzogiorno ecco che la guida ci comunica di avere un pesce in canna, sembra bello da come tira ed effettivamente un bel pesce da circa 3 kg viene salpato in barca. Un lungo sospiro di sollievo della guida tradisce la sua serenità e noi siamo decisamente sollevati dalla prima mangiata del giorno. Il pesce è bello, ma non avevamo bisogno di vederlo per sapere che questo lago ospita pesci enormi. Adesso è ora di prenderli anche noi! Dopo pochi minuti Claudio ha il suo primo pesca in canna ma da come combatte non sembra di bella taglia, infatti un piccolo pesce da circa mezzo kg ci viene a trovare. Insistiamo ancora su quello spot per un'ora buona, ma non abbiamo altri risultati.


Ci spostiamo continuamente, alla ricerca di un posto propizio ma il posto sembra morto.
Arriviamo su una punta dove magicamente vediamo una serie di cacciate su un branco di foraggio, monto un lipless in fretta e furia e catturo il mio primo pesce di giornata di circa 1 kg. Guardo l'orologio e sono le 15,30. Non mi faccio domande e faccio subito un altro lancio e dopo pochi minuti ne catturo un altro. Il lipless mi ha dato tante soddisfazioni al Fork negli anni precedenti e anche stavolta mi ha salvato la prima giornata. Ci spostiamo alla ricerca di altri spot in vista dei giorni successivi, ma la giornata finisce con pochi pesci e decisamente non da Lake Fork a parte uno.
Torniamo alla Marina con facce scure e pensierose, la guida ci comunica che già da una settimana l'attività è questa e si spera che il sole e in arrivo nei giorni successivi metta in attività i nostri amici.

Day two "ho capito" : il bello di pescare in USA che poi è anche la mentalità che ho sempre portato avanti nella pesca da tanto tempo è che non importa come sia andato il giorno precedente ma ogni giorno è differente e quindi la tua mentalità e positività non deve cambiare. I pesci sono nell'acqua vanno "solo" presi.
Bene...il secondo giorno partiamo carichi a bomba...e dopo 2 ore di pesca siamo ancora al punto di partenza, Zero tocche. Il vento era praticamente inesistente, il sole era alto e potente, la temperatura dell'acqua ogni minuto era sempre più alta, qualcosa doveva cambiare e alla svelta!


All'ennesimo spot meraviglioso dove dici "qui non può non esserci un pesce" ecco le prime mangiate, pesce piccolo, catturato con stickbait spiombati e un paio di mangiate a galla decisamente inaspettate.
Qualche cattura ci ha rasserenato, io preoccupatissimo perchè non siamo venuti per pesci da mezzo kg,
In mezzo a una foresta di alberi incantevoli, Claudio ci sveglia dalla routine con un pesce enorme in canna, preso dalla disperazione Claudio ha innescato un jerkbait suspending in cerca di una mangiata di reazione di un qualche pesce in cerca di cibo. Il combattimento è uno dei più duri che io abbia mai visto, il pesce sposta quasi la barca dalla foga e dalla potenza del combattimento, ma nella mia testa penso che il jerk non è esattamente la tipologia di esca più sicura per catturare un pesce di grossi dimensioni visto le ancorette piccole e deboli... infatti dopo qualche secondo il pesce si slama inesorabilmente. Siamo disperati, poche mangiate vanno sfruttate al meglio e non ci possiamo permettere di perdere pesci simili.


Tristi e sconsolati battiamo una sponda al vento, che nel pomeriggio si era alzato decisamente, e scorgendo una bellissima punta ricca di erba e ostacoli monto uno spinnerbait. E' un'esca che adoro e che mi ha regalato soddisfazioni incredibili, inizio a recuperarla lentamente intorno agli erbai e dopo pochi minuti vedo un missili uscire dall'erba ed attaccare la mia esca di gran carriera.


Inizio a combatterlo tra le onde e i pali sommersi, la guida urla ten pounder ten pounder ( è un 10 lbs! ) ma dopo due salti il pesce si slama. Guardo la guida e non so come mi sia venuta questa frase mentre lui mi guardava disperato e con Claudio che quasi mi lanciava la telecamera in testa gli dico molto serenamente : "ho capito!"
Si ho capito...quella sensazione fantastica di aver capito cosa vuole il pesce e come lo vuole e uguale in Italia come in USA.


Day 2 finito con una decina di catture ma di dimensioni veramente modeste, due slamati e i mie due compagni di barca che mi guardano straniti mentre ribalto casse di spinner in preparazione del giorno successivo.
 
La sera iniziamo a fare sondaggi in giro per la Marina, vediamo facce cupe e tristi e capiamo subito che la situazione è uguale per tutti. Guide che hanno cappottato, clienti con zero mangiate in un giorno, qualche bella cattura ma niente di che. Siamo abbattuti, ma cmq una decina di mangiate in un giorno le abbiamo avute quindi la guida sa cosa fa. Ora ci mancano i big.


Day three "il record" : il terzo giorno decido di cambiare approccio, monto 3 canne a spinner e una texas rig con un gambero. Quando è dura, io mi affido alle tecniche che padroneggio meglio, La guida mi guarda come se fossi pazzo, e insiste con il suo verme a Carolina, Claudio mi guarda con occhio furbetto pensando di montarsene una a spinner anche lui, ma alla fine da retta alla guida e insiste a finesse.
La mattinata parte bene, catturiamo diversi pesci non sono grandi, ma siamo molto carichi perchè capiamo che qualcosa è cambiato, il pesce è decisamente più carico e attacca le esche con voracità.
Catturiamo bei pesci ma ci manca il big!


Ci mangiamo un boccone in barca e mentre prepariamo la strategia del pomeriggio vedo un pesce in poca acqua che si avvicina alla sponda in cerca di cibo.
Appena cerco di prendere la canna per lanciarci scappa a pinne levate. Ho pescato tanto al Fork e di pesci grandi ne ho visti, quello non mi sembrava di certo piccolo. La guida si segna il posto e cerchiamo altri spot. Dopo qualche altra cattura decidiamo di tornare nell'ansa del pranzo. La guida fa un lancio e prende subito un pesce, nella mia testa mi son detto, se prendo quello che ho visto lo butto in acqua, fortunatamente era un pesce di circa 1,5 kg,gli scatto una foto al volo, prendo la mia canna da texas con innescato con una strana creatura trovata mentre scavavo profondamente nei gavoni della barca della guida e faccio un lancio su una punta molto bella con tanta erba intorno e un sasso ben visibile al a pochi mt di distanza.
Quando pesco a texas guardo sempre il filo che sono i miei occhi sott'acqua e dopo un breve dubbio vedo il filo che si sposta molto velocemente verso sinistra. Non ho sentito nessuna tocca ma il filo non mente mai, carico la canna e caccio una ferrata demoniaca. Col 20 lbs fluorocarbon, canne extra fast, il pesce sente subito la botta e decolla fuori dall'acqua come un tarpon. E' un pesce grande, anche la guida inizia subito ad agitarsi, io gli dico di star calmo perchè questo è ferrato bene, mi finisce sotto la barca un paio di volte ma quando lo vedo spuntare da sotto lo scafo capisco subito che forse è venuto il momento di aggiornare il mio libro dei record.
Lo salpiamo abbastanza comodamente e iniziamo il conto alla rovescia con bilancia. La guida mi comunica che il pesce pesa 9 lbs circa 4 kg. Caccio un bell'urlo liberatorio, mi sdraio sulla barca, allungo la mano verso la guida e gliela stringo fino quasi a rompergliela. La mia Garmin Virb, ovviamente dimenticata in modalità continua scatta una foto bellissima che rimarrà sempre nei miei ricordi.
Mi rialzo e sempre più convinto di aver "capito" che la semplicità è alla base della pesca e che se vuoi prendere pesci devi avere fiducia in quello che fai e nelle tecniche che padroneggi meglio, decido che nei restanti due giorni pescherò a spinner a texas rig con gamberi e jig.

 


Claudio mi guarda contento per me, ma triste perchè il suo record non è stato ancora battuto. Lo sprono a fare meglio e lo mando a pescare davanti per i due giorni finali anche se lui non ci vuole andare.

Day four "bene, ma si poteva fare meglio": carichi a bomba saltiamo in barca il quarto giorno senza dormire un minuto. Sono sereno ho già battuto il mio record ora prenderò quello che viene, anche se quando prendi un pesce così ne vuoi prendere uno sempre più grosso, ma ora voglio che Claudio coroni il suo sogno battendo il suo di record. E' stremato dopo 4 giorni di pesca, sveglia alle 5, tensione, sole e vento se non sei abituato è dura. Lo incito a fare del suo meglio e a non mollare.
Al primo spot si comincia alla grande, a spinner prendo subito un bel pesce, poi lo spot cambia e diventa perfetto per il Texas rig, ho già la canna pronta, lancio sull'erba sospesa e appena scende dall'erba vedo il filo che core come un pazzo verso di me, recupero al volo e caccia un ferratone potente, è un bel pesce di oltre 2,5 kg, mi salta a pochi mt dalla barca, dopo un breve combattimento lo salpiamo, foto ricordo e via. Claudio mi guarda attonito e io gli do la mia canna, non c'è tempo rifare tutto, il pesce è in attività devi pescare subito!


Prende la canna e inizia a lanciare a texas, inizia a una serie di catture fantastica con oltre 10 pesci in pochi minuti. La taglia è bella, niente mostri, ma Claudio cattura un pesce di poco sotto al suo record personale, Peccato!
Continuiamo a pescare ma col passare del tempo vediamo che le catture calano sempre più. Il vento a cambiato direzione e con lui anche l'attività del pesce. Il pomeriggio e' una tragedia poche mangiate ma niente di che.
Nella mia testa non cambia nulla. Spinner e Texas anche domani,

Day five "monster day" : ogni mio viaggio, sempre, tutte le sante volte quando ci si inizia a divertire è ora di andare a casa. E' come quando tutta la settimana fa il sole e il week end piove! Amarezza a go go.
Il quinto giorno il vento è cambiato, arriva da nord, un fronte freddo è in arrivo nel giorno successivo quindi se non mangia oggi siamo veramente sfortunati.
Inizia pescando la sponda del giorno precedente, questa mattina battuta dal vento, io a spinner, la guida a carolina come al solito...e Claudio a texas rig.
La prima ora è da mani nei capelli, zero mangiate, poi mentre maledico il dio della pesca su una punta di erba sento un stop deciso, fish on! Un bel bass di quasi 3 kg mi fa lottare e non poco per farsi salpare, Guardo la guida e gli dico : è "spinner time", lui mi guarda con un ghigno di misto felicità a curiosità, ma me lo immaginavo tra se e se pensare, ma guarda questo italiano che viene qui a prendere i pesci come vuole lui...
Claudio insiste a texas ma con pochi risultati, la guida son 2 ore che non vede una mangiata.
Dopo pochi minuti altra botta altro bass sempre a spinner più piccolo del precedente, un buon 2 kg che mi fa capire un'altra volta che prima o poi arriva big mama...
Claudio è convinto ma non troppo. Insiste ancora a texas visto il giorno precedente aveva avuto delle belle soddisfazioni.
 

Io insisto, mi sento bene, ho voglia di pescare, so che il giorno dopo torno a casa, la guida con la sua tecnica non prende nulla io con la mia ho già preso due bei pesci perchè dovrei smettere? Il vento sferza sempre di più, le prime onde importanti solcano il lago, faccio l'ennesimo lancio a spinner della vacanza su una punta di canneto in pochi cm d'acqua e dopo due giri di manovella vedo lo spinner sparire, ferro a bomba e dopo 5 secondi un bass enorme mette la testa fuori dall'acqua...solo la testa e questo mi fa capire che non è un pesce "normale".
La guida sembra impazzita, grida "Giant! She is a Monster! il pesce tira come il demonio, va sotto la barca due volte, poi decide di girare sotto il motore a scoppio ( pescavo dietro ) a pochi cm dall'elica e so che va a finire li è finita, riesco a girarlo, prova di nuovo a liberarsi ma il trailer hook non gli da scampo, è in barca!
Vedo subito che è grosso, molto grosso, non è lunghissimo ma è largo, ma veramente largo, chiedo alla guida se è 10 lbs lui mi dice no di più! La bilancia si ferma a 11,2 lbs, oltre 5 kg!
Mani nei capelli, 120 foto, video, incredulità. Ho distrutto il mio record in due giorni.
Ora dite voi ho smesso di pescare...si per 30 secondi perchè non riuscivo più a respirare, ma poi mi sono rimesso subito all'opera per cercare di prenderne uno più grosso!


Claudio ora decide di mettersi a spinner anche lui, ma ormai il momento giusto è terminato come la sue resistenza, la schiena non lo regge più e deve abbondare la nave come un grande guerriero ferito.

Terminiamo la giornata con qualche altra cattura ma niente di eccezionale.






E' tempo di tornare, ringraziamo Randy che ci ha portato sui pesci e ne ha per fortuna forati pochi, il Fork che si è rivelato un amico capriccioso, ma che alla fine qualche soddisfazione ce l'ha data.
Devo ringraziare Claudio per questo viaggio, la compagnia, la sicurezza e la passione di un amico da tanto tempo, peccato che non hai battuto il tuo record, te lo meritavi ma ci saranno altre occasioni. Se non era per te tutto questo non succedeva. Sono fortunato ad avere amici così.



Il mal di America non ti abbandona più, Claudio sul viaggio di ritorno era già pronto per ripartire e io con lui.

Quello che voglio fare ora è quello di far provare a tutti voi le stesse mie emozioni...stiamo lavorando per dare a tutti questa possibilità

Stay tuned!

Quinta